Ho seguito con attenzione anche se un poco da lontano le vicende politiche che vedono contrapposti il Partito Democratico di Carrara con gli organismi regionali
Da (primo e… ultimo segretario) della Margherita ho combattuto per la formazione a Carrara della lista unica dell’ulivo e poi del gruppo consigliare “ Ulivo per il partito democratico”
Sono stato orgoglioso fondatore del PD nel convincimento che fosse finito il tempo delle coalizioni con dentro tutto e il contrario di tutto e fosse invece necessario un partito plurale e federale, strutturato nella modernità, contendibile, quindi senza padroni (all’epoca cera solo Berlusconi ora si è aggiunto grillo/casa leggio)capace di fare sintesi nel campo del centro sinistra liberandolo dai veti di partitini (brucia ancora la questione Bertinotti Prodi)
Sono stato segretario del PD di carrara e ho vissuto con grandi speranze la stagione del Lingotto con il segretario Veltroni e delusione dell’ ”abbiamo non vinto” di Bersani
All’ultimo congresso del PD ho votato per Renzi convinto che tra i contendenti alla segreteria fosse quello che meglio incarnava lo spirito del Lingotto, ho apprezzato come mai prima un governo che sui diritti ha quai del tutto colmato il gap con gli altri paesi europei , come ho votato si e convintamente al referendum di dicembre perché come dicevano i vecchi “il meglio è nemico del buono”
Alla luce di tutto questo quanto sta accadendo a Carrara mi sembra sempre più assurdo
Condivido la scelta di non fare le primarie e sostengo la candidatura a sindaco di Carrara di Andrea Vannucci non solo perché penso sia la migliore possibile ma anche perché assolutamente legittima
Tutti gli organismi di partito dalla segreteria fino all’assemblea passando per la direzione e per gli eletti in CM si sono confrontati ed espressi
I risultati sono chiari e inequivocabili : 80% circa dell’Assemblea e 7 consiglieri comunali su 8 si sono detti favorevoli a non fare elezioni primarie e alla candidatura di Andrea Vannucci: sono numeri che testimoniano come nel PD di Carrara queste scelte siano state condivise in modo trasversale anche rispetto agli schieramenti congressuali
Cos’altro serve???
Faccio molta fatica quindi a comprendere le ragioni dei ricorsi della minoranza minoranza (non è un refuso visti i numeri ) e soprattutto faccio molta fatica a comprendere l’atteggiamento del Partito regionale
Qui non si tratta di renziani, bersaniani , rigoniani, buglianiani schematismi applicabili anche se in forma semplicistica solo alle fasi congressuali: I conti si faranno al prossimo congresso mi auguro sulle base delle proposte politiche in campo
Qui, ora, è in gioco non solo il modo di stare nel Partito Democratico(sottolineo plurale e federale) secondo le sue regole ma soprattutto è in gioco la città Carrara e il futuro dei suoi cittadini
E, mi perdonino i vari Parrini, Mazzeo e gli altri dirigenti regionali, ma sulle proposte programmatiche e su chi queste proposte dovrà mettere in atto, se come spero e credo, gli elettori vorranno darci fiducia, è giusto e doveroso che abbiano deciso in autonomia i democratici carrarini
Perché è bene chiarire, una volta per tutte, che nel PD di Carrara, non ci sono ne dipendenti ne persone sottocontratto con chicchessia ma persone rispettose delle norme statutarie, disponibili al confronto e alla discussione ma alla fine libere e autonome
Persone intenzionate, questa volta, ad assumersi la responsabilità diretta del governo di Carrara dopo una stagione nella quale i meriti, pochi, erano del sindaco e le colpe, molte, del partito di maggioranza relativa
A me sembra che i dirigenti del PD regionale si ostinino a non voler far tesoro delle dure lezioni che ci sono state impartite dalle cocenti sconfitte del referendum e delle ultime amministrative (primarie comprese)
Sconfitte da imputare in molti casi alle scelte che il regionale ha calato sui territori e in taluni casi forse, anche al poco convinto sostegno a quei candidati da loro non indicati.
Mi auguro quindi che nello spirito che ha portato alla sua fondazione del PD il partito regionale voglia dar fiducia e sostenere le scelte del partito di Carrara e la candidatura di Andrea Vannucci
Agli amici compagni della minoranza rivolgo lo stesso l’invito (da me condiviso) che il nostro segretario nazionale Renzi ha fatto alla minoranza in occasione del referendum costituzionale di rispettare e sostenere i deliberati del partito; so già purtroppo che andrà nello stesso modo a parti invertite: l’invito sarà disatteso con buona pace dello spirito del Lingotto;
per affermare quello dovremo lavorare ancora molto
Argante Mussi