Alla “politica” che non vuol comprendere.

Riprendiamo e volentieri pubblichiamo un post di Davide Ronchieri

 

“Cara Martina, sei una parlamentare della nostra Repubblica e non mi stupisce che tu senta il bisogno di ribadire che la politica è una cosa seria….francamente mi sembra il minimo. Quello che mi stupisce è che una donna intelligente e di esperienza politica decennale non abbia compreso che la gente è stanca di parole e dichiarazioni di principio che non si traducono in azioni concrete; c’è un assoluto il bisogno di coerenza tra idee, percorsi e scelte politiche. Cara Martina, non sono d’accordo su quanto hai scritto. Non mi piace affatto che tu voglia ridurre il nostro congresso ad una lotta tra bande, dove sembra che non contino più le persone, le idee, i valori. Dove , tutto si ridurrebbe a pacchi di tessere on Line e coscritti dell’ultim’ora Non ci sto. Non è giusto e offende i tanti iscritti che hanno partecipato alle convenzioni di circolo in questi giorni.
Le tue analisi non le condivido. A Carrara è stata umiliata l’assemblea comunale perché non aveva indetto le primarie, per sostituirla con un commissario che non ha indetto le primarie e ha calato le sue decisioni dall’alto. E tu vieni a parlare di forzatura a Massa?
Della Lunigiana ne vogliamo parlare? Parliamone. Dove si creano coalizioni ad arte, imbarcando pezzi di Forza Italia pur di far vincere Renzi. Lasciamo perdere i numeri bulgari, altrimenti ci sarebbe troppo da dire su certi circoli.
Vedi Martina in questo mese circa di campagna congressuale ho incontrato tante persone in carne ed ossa, non pacchetti di tessere.
Militanti, giovani e meno giovani, animati dalla voglia comune di salvare questo partito, di far sì che il PD torni a mettere al centro della sua agenda l’uguaglianza. Che smetta di correre lasciando indietro gli ultimi. Che diventi davvero un campo progressista ampio, aperto, democratico, inclusivo. Che la smetta di raccontare solo le storie di chi ha avuto successo e ritorni ad ascoltare chi non ce la fa. Che sappia entrare nelle sofferenze della nostra gente e ne diventi voce e soluzione.
Cara Martina, la politica è una cosa seria e il PD è una cosa seria. Non possiamo far finta di niente (o peggio ancora esultare) perché qualcuno se ne va (l’ho sentito con le mie orecchie in tante presentazioni della mozione Renzi) perché per un parlamentare che se ne va, ci sono centinaia, migliaia di elettori che silenziosamente se ne vanno. Se ne vanno perché la classe dirigente di questo partito è impegnata in battaglie personalistiche e di potere e non è più in grado di ascoltarli.
Buon congresso!

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