Oggi più che mai, siamo convinti del nostro appoggio alla candidatura di Andrea Vannucci in discontinuità con la precedente amministrazione.
Dispiace, sia da un punto vista umano che politico, assistere ai continui attacchi gratuiti che il candidato Zanetti rivolge ad una parte consistente dell’elettorato del centro sinistra locale.
Nel suo abbraccio mortale alle logiche del renzismo più sfegatato, l’ex compagno, sta cominciando ad assumere le vesti di un leader arrogante che non tollera alcun tipo di dissenso, autoproclamandosi un buon rottamatore dopo venti anni di attività politica.
Siamo rimasti meravigliati del tempo perso ad ipotizzare complotti illogici, tirando in ballo correnti di partito che provengono da oltre Foce a vantaggio dello stesso Zanetti.
Sia ben chiaro che non accettiamo lezioni sulla libertà di pensiero da nessuno, specie da chi ha avuto il “coraggio di cambiare” casacca con estrema naturalezza.
In città si sta profilando una sorta di referendum, fra chi ha sete di cambiamento (sia nell’amministrazione che nelle società partecipate) e chi vuole mantenere lo status quo.
Saranno gli elettori a decidere se l’asse Zubbani – Zanetti rappresenti, o meno, tale necessità. A noi spetta comunque un lavoro ambizioso, secondo logiche inclusive che si pongono in senso diametralmente opposto a quelle manifestate negli ultimi giorni da chi dovrebbe esserci vicino.
È già un buon inizio.
L’amico Enrico