Andrea Vannucci risponde all’ On. Martina Nardi

Vorrei esprimere tutto il mio sconcerto e la mia preoccupazione per le dichiarazioni dell’Onorevole Martina Nardi, intervenuta all’inaugurazione del Comitato elettorale a Marina di Carrara per Zanetti sindaco giovedì 27 Aprile. Rimando al mittente le accuse infondate e solo propagandistiche di aver fatto scelte personali, laddove le mie scelte e anzi le nostre scelte, perché qui si tratta di una comunità di persone legate dagli stessi ideali, sono state prese  sulla base di progetti che stiamo portando avanti su richiesta esplicita della città: la volontà di discontinuità  con l’amministrazione uscente, che ha fallito sotto vari profili, la determinazione a creare un ponte di comunicazione con il mondo dei giovani che è sempre più disaffezionato al governo della città e alla partecipazione civile e la consapevolezza che a guidare la città debbano essere i tanti centri della città e non un uomo solo.

Personalmente non prendo lezioni di etica professionale nonché politica da chi come l’Onorevole Nardi è passata dal rifondare il comunismo fino ad approdare al renzismo più ortodosso e tutto questo non certo per ragioni politiche ma per l’opportunismo, questo si squisitamente personalistico, di conservarsi il seggio in Parlamento. Non mi stupirebbe se in futuro  tessesse le lodi di un accordo con Berlusconi, al contrario la mia posizione è quella di un uomo che ha scommesso sulla propria faccia, sulla propria coerenza e sulla propria storia, senza tradirla mai e per far ciò c’è voluta una buona dose di coraggio e integrità cara Onorevole Nardi, ma non è stato difficile, perché io sono questo.

Lascio dunque a Lei e a chi per lei ha la presunzione di aspirare al governo di una città con le dritte degli amici fiorentini i balletti della politica, il mio impegno è quello di voler governare Carrara in un momento difficile  con lo spirito che contraddistingue tutti i miei concittadini e cioè con autodeterminazione- autonomia e dignità. Siamo carrarini, che ci vuol fare Onorevole.

Andrea  Vannucci