Dopo pochi giorni dall’insediamento della nuova giunta sono ancora più convinto che Carrara abbia bisogno di un idea nuova di politica a beneficio della collettività. In questo arco di tempo, l’immagine che gli esponenti Renziani e Grillini sono riusciti a dare di se è quella di dilettanti allo sbaraglio, capaci solo di muovere reciproche accuse. I renziani carraresi, nel miope tentativo di gridare allo scandalo, calpestano non solo l’imprenditoria del marmo che li ha supportati durante l’ultima campagna elettorale ma calpestano anche i renziani della vicina Massa che gli hanno garantito con la complicita’ del PD Regionale la guida del partito durante la stessa fase elettorale. In altre parole, vanno oltre l’autolesionismo distruggendo quanto altri hanno con difficoltà costruito, a livello locale. Forse dopo aver clamorosamente perso le elezioni a Carrara, cercano di gettare le basi per una analoga sconfitta a Massa mettendo in cattiva luce il noto professionista massese coinvolto nella vicenda Fermet e papabile candidato renziano. Ritengo più che evidente l’attuale assenza di un gruppo dirigente comunale in grado di dettare una vera linea politica che vada oltre la polemica. Tale deficit pesa come ha pesato il commissariamentoche ci è stato imposto lasciando un partito senza guida ormai da diversi mesi.
L’Amministrazione, dal canto suo, vede uno degli assessori di maggiore rilevanza coinvolto in un’operazione immobiliare a tinte fosche e riesce a sbagliare modi e tempi di tutti gli interventi (per adesso pochi) adottati. Nessuno, a parte De Pasquale, è riuscito a comprendere quale possa essere stato il vantaggio economico correlato alle scelte imprenditoriali dell’assessore Scaletti. Nessuno è riuscito a comprendere il mancato coinvolgimento dei diretti interessati nella chiusura della Scuola di Bergiola ed i denari spesi per lo scandaloso muro delle idee.
In tale contesto, voglio portare avanti l’impegno assunto in campagna elettorale concentrandomi sugli investimenti a beneficio della collettività e continuando il confronto con persone e società civile a suo tempo intrapreso per garantire il progresso economico e culturale della Città. L’obiettivo è scongiurare l’immobilismo correlato al malgoverno, supportando chi crede nello sviluppo del territorio senza pregiudizi o pre-concetti. Quelli li lascio a chi si auto-professa come novità ma ripropone le stesse logiche del passato, senza prospettive per il futuro.
Delia Pier Paolo