Città e aree urbane sono considerate nel sistema di investimenti dell’Europa, come territori chiave per le sfide verso una crescita intelligente, inclusiva e sostenibile: modernizzazione dei servizi urbani, pratiche per l’inclusione sociale, promozione di filiere produttive locali, valorizzazione delle identità paesaggistiche e storico architettoniche. Questo tipo di interventi permettono ad un territorio di innescare un circolo virtuoso con ricadute positive sulla vita sociale, economica, culturale.
I progetti che il Comune di Carrara ha realizzato con i finanziamenti del PIC (Programma di iniziativa comunitaria, 2001) e del PIUSS (Piani integrati di sviluppo urbano sostenibile, 2009) hanno cercato di valorizzare, con un’idea di turismo più strutturata, una parte dei bacini marmiferi attraverso gli interventi sulla vecchia stazione del Tarnone e sul sito archeologico di Fossacava, abbozzando un’idea di rete integrata tra i paesi a monte e il centro città con le opere previste alla Padula e nell’area di San Martino.
Le occasioni di certo non mancano. Non solo ai monti, ma su tutto il territorio comunale sono rintracciabili i segni che l’industria marmifera ha lasciato. Il “restauro”, per esempio di una strada storica come la Carriona che attraversa il territorio urbano dai monti al mare, avrebbe il doppio merito di creare sia valore culturale sia valore urbanistico e migliorare anche la qualità della vita dei residenti e delle attività insediate.
Ad oggi le tre frazioni di M. di Carrara, Avenza e Carrara esprimono
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